shutterstock 2306457311 copia-elena-benvenuti

Conscious uncoupling

Vediamo cosa si intende esattamente per “conscious uncoupling”, o separazione consapevole.

Si tratta di una evoluta forma di interruzione di un rapporto di coppia in forma consapevole, condivisa e consensuale.
Sono forme di separazione pensate e gestite, in cui ognuno dei due lavora e si impegna per chiudere la relazione nel modo più sereno e fluido possibile, cercando di non lasciare irrisolti e tensioni, avendo a cuore entrambi il benessere di entrambi e dei figli.
A differenza delle “classiche” separazioni dove l’idea è che una volta separati, uno o entrambi desiderino solo il male dell’altro, in questo caso si tratta proprio del contrario. Si tratta di una fine più ragionata e più improntata sui temi della compassione e del desiderio di avere dopo un futuro non costellato da litigi e dispetti.
Si tratta di una separazione più armonica che non cancella i vissuti e le incomprensioni, ma cerca di rielaborare e prendere la decisione più giusta e ponderata.

Il pilastro portante di questo tipo di separazione è proprio la consapevolezza, cioè la possibilità che ognuna delle due parti ha di poter guardarsi profondamente dentro e capire se la porta della relazione con l’altro può essere veramente chiusa senza che simbolicamente, vi rimanga incastrato nulla nel mezzo. Tanto più la relazione che si sta separando è una relazione di lunga durata, tanto più è possibile che i protagonisti della relazione abbiano accumulato tra di loro brutti momenti, emozioni, parole e azioni e che questi permangano ancora dentro di loro in forma di cattivi ricordi. La consapevolezza ci aiuta a scoprire cosa ancora c’è dentro di noi di irrisolto nei confronti dell’altro per poi poterlo sistemare, elaborare e poterci concedere una reale separazione.
Importantissimo è anche il tema della reciprocità, la disponibilità di ognuno dei due, e in qualche modo anche il desiderio, che l’altro stia bene, sia tutelato e libero.  
I vantaggi a mio avviso sono tanti, molti dei quali legati alla vita futura, alla vita di ognuno dei due dopo la separazione.
I vantaggi sono legati non solamente alla coppia ma anche e direi soprattutto ai figli, che avranno la possibilità di relazionarsi con genitori sicuramente più consapevoli ma dopo anche più leggeri e liberi. Non dimentichiamoci che gran parte delle problematiche legate alle separazioni, sono problematiche che nascono postume rispetto alla separazione, sono problematiche di tipo relazionale ed economico che insorgono maggiormente dopo il momento della separazione.
Avere una separazione consapevole permette quindi di ragionare maggiormente anche sul domani, sulle questioni economiche, sulle gestioni dei figli, sulle gestioni immobiliari e patrimoniali, per poter domani, tutti quanti vivere più serenamente all’interno di contenitori e strutture relazionali più eque e pensate.
Il vantaggio è anche quello di poter chiudere una relazione totalmente, senza lasciare strascichi che quasi sempre inquinano anche le relazioni future. Quante volte le nuove relazioni soffrono della ma la gestione delle separazioni.

 

Errori da non fare nel “conscious uncoupling”.

Fare finta, fingere che vada tutto bene, nascondendo sotto al tappeto screzi e situazioni non elaborate. In realtà così relazionalmente complesse e interattive come quelle in cui viviamo oggi, è facile cadere nel tranello di pensare di star facendo una scelta condivisa e invece avere ancora dentro sé una quota di rimpianti e rimorsi verso l’altro.
Ecco perché la consapevolezza è uno degli ingredienti chiave in questo genere di separazioni. Penso che anche una buona dose di privacy, soprattutto nel primo periodo della separazione, possa aiutare a non allargare troppo il campo delle contaminazioni esterne, che spesso sono fonte di confusione e stress.
Ultimo poi ma non di importanza, non tenere in considerazione sufficientemente l’altro, sempre per un tema importantissimo di reciprocità.

Condividi questo

Leave a comment:

Top