Parto: Momento Meraviglioso
Spessissimo mi vengono fatte domande sul parto, le paure legate al parto sono normali e naturali, e fanno parte di ogni donna. Sono legate allo sconosciuto (chiaramente per il primo parto) e quindi fanno riferimento a tutto quell’universo che sono le paure dell’ignoto, del nuovo, del non sapere.
In alcuni casi potremo sentirci sopraffatte da una situazione che tutte le donne vivono, hanno vissuto e superano, che esiste dalla notte dei tempi, e noi? Ne saremo in grado?
Non ultima è la paura del dolore e del “passaggio”, una sorta di fantasma che spaventa tutte e che spesso viene enfatizzata proprio da chi è già mamma e quindi in realtà dovrebbe saper comunicare che è “un dolore che si dimentica velocemente”.
In tutto questo la respirazione, che ci crediamo o no, è la migliore alleata. È importante non ignorare i corsi di preparazione al parto e imparare a respirare correttamente, servirà per gestire e anche per allentare il dolore, davvero!
È fondamentale impegnarsi per tenere la mente sul presente, su ciò che il corpo sente e su come si prepara in completa autonomia e precisione al momento cruciale, questo darà molta fiducia e abbasserà i livelli si ansia.
Può essere di molto aiuto anche la visualizzazione del parto, una sorta di film che proiettiamo nella nostra mente in cui mettiamo in scena il momento del parto che si svolge in modo giusto, senza troppo dolore, senza paura; ci si può immedesimare nella scena immaginando i rumori e le persone che ci sono vicine e si complimentano con noi.
Questo non vale solo per il parto vale per tutto: la mente è come una radio, sta a noi decidere su quale stazione sintonizzarla, scegliendo attentamente cosa pensare, possiamo decidere di ascoltare “radio tristezza o “radio felicità”! ☺
Ricordiamolo sempre!
Nei giorni precedenti alla data del parto è molto importante il riposo. Cerchiamo di non dover gestire problemi (familiari o lavorativi), insomma prendiamocela con la dovuta calma, evitiamo fatiche fisiche eccessive, dovremo conservare tutte le forze per noi.
Sì può camminare all’aria aperta. Ascoltare musica. Massaggiare la zona del perineo con olio vegetale (meglio se di mandorle o quello specifico per perineo di Weleda) 3 volte al giorno con movimenti pressori e circolatori; potremmo chiedere aiuto al partner. Cercare il più possibile di stare bene, vedere ad esempio gli amici, facciamoci coccolare da marito e familiari, controlliamo di aver preparato tutto per clinica o ospedale, sistemiamo la camera del baby, avendo cura di aggiungere qualche pupazzo e di rendere lo spazio il più accogliente possibile, da un momento all’altro potremmo dover lasciare la casa e farci ritorno solo con il nuovo arrivato.
Decidiamo prima e comunichiamolo chiaramente a marito e genitori, quali sono le persone che vorremo ricevere in ospedale, che vorremo vedere a casa nella prima settimana, chi dovranno avvisare tempestivamente della nascita, se o se non pubblicare notizie e foto su social; eviteremo così inutili tensioni.
Informate in generale chi sarà in ospedale con voi, che avrete bisogno di sostegno e di calma e che vi dovranno lasciare il giusto spazio per respirare, lamentarvi, piangere, ridere, muovervi, rimanere stese, decidere di mangiare oppure di non farlo; insomma dovranno essere pazienti e tolleranti come non mai, sennò meglio che stiano a casa!
Prepariamo pasti pronti e comodi nel freezer, pronti per essere scaldati e consumati nei primi frenetici giorni del ritorno a casa, prepariamo qualche pigiama e tuta comoda, prepariamo in camera una work station comoda (pannolini, salviette umidificate, acqua spray, crema per il cambio…); prepariamo anche in cucina una work station adibita alla preparazione e sterilizzazione dei biberon; ci risparmieremo stress nel ritorno a casa.
Se in sala parto non volete il partner vicino per qualunque motivo, siate chiare e sincere, spiegate le vostre motivazioni e nel farlo comunicategli che non volete in nessun modo offenderlo o contrastarlo, avete solo bisogno di essere il più possibile a vostro agio. In genere è bene sapere che il posto giusto per il partner è accanto a voi, l’importante è che possiate vedervi ed esservi d’aiuto se ne avete bisogno, non deve essere in prima vista a vedere il parto. Se non si riesce a mediare si può chiedere al partner, se proprio vuole stare dentro, di rimanere in disparte magari dietro di voi.
Un timore molto forte può essere l’imprevisto durante il parto. Gli imprevisti succedono ma è anche vero che le donne partoriscono da migliaia di anni senza problemi, molte di loro lo fanno anche in autonomia, nella natura.
Dobbiamo avere fiducia nel nostro corpo, sapere che indipendentemente da ciò che noi sappiamo o no, il nostro corpo è in grado di affrontare il parto in autonomia.
Un consiglio che mi sento di dare per il pre, post e durante il parto è quello di affidarsi all’aiuto di una ostetrica privata. Sono la persona giusta al momento giusto, conoscono ogni aspetto della gravidanza e sanno dare ottimi consigli, sanno tenere a bada l’ansia e le paure e portano tranquillità anche nei parti più complessi, possono entrare in sala parto con noi e aiutarci.
Confrontarsi con altre donne che ci sono passate può essere un modo per allentare la paura ma solo se sono nel mood giusto, se hanno voglia di toglierci dei dubbi e non di aumentare le paure, se desiderano essere un sostegno senza crearci incubi a riguardo.