Cosa si nasconde dietro alla corsa al ritocco medico estetico di tantissime donne?
Incertezza e insicurezza da un lato – voglia di apparire, voglia di bellezza e di perfezione dall’altro.
Bisogna tenere in considerazione che il primo metro di valutazione che usiamo per noi stessi nasce proprio da quanto siamo state accettate o meno in famiglia e soprattutto dai nostri genitori, non si tratta per forza di accettazione da un punto di vista fisico o estetico, parlo della possibilità di essere visti o riconosciuti in un senso più profondo e intimo. Una non buona identificazione e individuazione con i genitori è sicuramente alla base di una non accettazione di sé, primo fra tutti il corpo.
Poi le immagini della comunicazione pubblicitaria degli ultimi 20 anni non hanno certamente aiutato a crearsi una positiva e reale immagine del proprio corpo in quanto gli standard di bellezza sono falsati e irreali e quindi irraggiungibili.
La nostra società non ci insegna a dare il giusto valore ad ogni età ed esalta la bellezza esteriore e la gioventù prima di ogni altro valore personale. Ideali futili ed effimeri che non rappresentano valori reali.
I primi ad esserne influenzati sono i giovani, che trovandosi in un periodo della vita in cui sono in cerca di una propria immagine, vengono spesso attirati dai media, dalla televisione o ancora da quello che gli altri dicono. Se nostra figlia ci chiede il suo parere sull’argomento siamo tranquilli, non mettiamoci a fare falsi moralismi se poi in realtà non è ciò che pensiamo veramente. Penso che l’argomento sia molto interessante da portare avanti tra genitori e figli, i valori sono cambiati e anche la società cambia velocemente e quindi confrontarci con i giovani e con il loro punto di vista può essere un interessantissimo argomento di discussione e di scambio.
Se è qualcosa che amiamo o apprezziamo e anche desideriamo, non nascondiamolo ai figli, cerchiamo di essere aperte e sincere, cercando di motivare e spiegare sempre le nostre scelte, cercando di non incentivare un disconoscimento del corpo o addirittura un rifiuto. Dobbiamo aiutare i figli ad accettarsi e rispettarsi, prendendosi cura del proprio corpo e della propria immagine ma senza tralasciare l’interiorità.
Come reagire se sono i nostri figli a chiederci il permesso di farsi un ritocchino?
È giusto per un genitore ponderare bene la situazione, il motivo della voglia di cambiamento, l’insofferenza alla base, la genuinità della richiesta, la maturità del figlio, ….
Proibire di base è una parola molto forte, ma sicuramente rimane in capo al genitore la responsabilità di ciò che i figli decidono in giovane età.
Bisognerà valutare molto bene i motivi che spingono un figlio a volersi “modificare”, bisognerà spendere tempo e cura per parlarne assieme, cercare alternative meno invasive, proporre alternative.
Oltretutto, comprendere cosa muove alla base il malessere che spinge a voler cambiare, dal mio punto di vista, è un dovere di ogni bravo genitore.
Cosa fare invece se nostra figlia desidera fare un ritocco estetico e noi madri siamo le prime ritoccate, come dovremmo comportarci senza suonare ipocrite?
Con serenità e con sincerità, sempre. Essendo anche consapevoli che il fatto che noi abbiamo fatto uso della chirurgia estetica non dovrà per forza strapparci un consenso. La consapevolezza rispetto a ciò che muove e motiva la richiesta di un figlio deve sempre essere ben presente e salda. Vanno fatte le giuste domande, bisogna capire e sentire il dolore o il senso di inadeguatezza che c’è sotto per poi scoprire alle volte che sotto c’è solo la voglia di sfidare, la voglia di rompere una regola, e allora stupiamoli facendo bene il nostro lavoro, i genitori.
Ricordiamoci che un no detto oggi, potrebbe non essere per sempre e quindi evitiamo drammi e scene isteriche, è giusto che i figli scalpitino ed è dovere dei genitori accogliere, sostenere, spiegare, comprendere e perdonare.