Una verità universale sulla vita di copia2-elena-benvenuti

Una verità universale sulla vita di coppia

Una verità universale sulla vita di coppia esiste: ogni relazione d’amore arriva a un punto in cui l’entusiasmo e la passione dei primi tempi svaniscono e le cose sembrano un po ‘… beh, noiose. Addio farfalle allo stomaco, addio adrenalina.

 

È normale che succeda e che succederà, sarebbe infantile pensare ad una relazione che non muta mai e che rimane sempre con la stessa intensità, leggerezza, spensieratezza, passione… gli avvenimenti nella vita sono tanti e disparati e attraverso le esperienze noi cresciamo e cambiamo, ci evolviamo, soffriamo, maturiamo e quindi anche in questo senso, le relazioni che durano molto tempo, cambiano, mutano, si evolvono, crescono.

L’appiattimento è un fenomeno naturale e normale che va monitorato e controllato, le avvisaglie sono tante, la cosa migliore è chiedersi ogni tanto, prendendo ad esempio una settimana di riferimento, “Cosa abbiamo fatto nell’ultima settimana di bello insieme? Quali bei momenti abbiamo vissuto insieme? Siamo stati bene insieme nell’ultima settimana?”.

Un campanello di allarme importante è infatti la scomparsa nella relazione di mometi in cui si sta bene insieme e in cui si fanno le cose che piace fare a entrambi, questa sirena suonerà sempre più forte sino a portarci a dire che non c’è nulla che facciamo insieme che ci piace fare, oppure, ancora peggio, che non ricordiamo nemmeno più cosa ci piaceva fare insieme.

In questi casi è importante non darsi per vinti e ricordare che l’innamoramento può avvenire ogni giorno!

 

Pensiamo a noi stessi, pensiamoci 10 anni fa, ci consideriamo gli stessi di allora? Sicuramente no, il tempo e i vissuti, come detto prima, ci segnano e ci cambiano, questa cosa succede anche al nostro partner. E quindi è normale che strada facendo si finisca per essere “diversi” da come si era quando ci si è conosciuti ed è proprio per questa ragione che ci si deve rinnamorare.

Poi si sa che noi tutti siamo fatti di abitudini, milioni, miliardi di abitudini che si sostituiscono a noi nel lavoro, nella spesa, in palestra, alla guida e… anche nelle relazioni!

Ebbene sì, le nostre relazioni, che lo vogliamo oppure no, indipendentemente dal grado di innamoramento o passione, sono portate avanti da tantissime abitudini: nel percepire l’altro, nel modo di interagire e rispondere, nel modo di scambiarsi affetto, nel modo di fare l’amore, nel modo di ribattere, di litigare, di organizzare la vita e gli spazi. E le abitudini si sa, sono grandi alleate nella gestione delle energie, ma sono anche le colpevoli numero 1 dell’appiattimento della vita e delle relazioni. Cosa fare? Riprenderci dal torpore e ogni tanto provare a guardare il partner da un punto di vista diverso, con occhi diversi. Avete presente il gioco in cui si fa finta di non conoscerci e si simula un nuovo primo approccio? Esattamente così!

 

 

Vi starete chiedendo quali sono alcune strategie e cose super pratiche da fare per togliersi dalla passività e riaccendere la relazione amorosa.

Tornando a fare proprio quelle cose che facevamo all’inizio della relazione e che ci facevano stare tanto bene! Organizziamo i momenti, sorprendiamo l’altro con inviti e sorprese, prendiamoci del tempo per stare insieme e fare ciò che ci fa stare bene. Sì a we fuori porta, spa, cinema, concerti, passeggiate mano nella mano, cene preprate con cura, messaggi lasciati accanto alla tazza della colazione, massaggi fatti con cura, accortezze e genitlezze in cose che sappiamo che l’altro gradisce.

Cercate di tornare a ridere con il vostro partner e riempite i momenti in cui state insieme, anche forzatamente, di bei momenti, di belle parole, di bei gesti.

 

Le parole hanno un incredibile potere, utilizziamole al meglio, hanno il potere di ferire ancor più dei gesti e quindi dosiamole bene e utilizziamole per guarire e per amare il nostro partner, invece che per offenderlo e ferirlo.

 

Evitare liti estenuanti, magari per motivi futili, dove si lasciano uscire le parole senza controllo, per poi pentirsi amaramente di ciò che è stato detto. Ostinarsi, arrabbiarsi, allontanarsi e lanciarsi in dubbi amletici in cui mettete in discussione i vostri affetti verso l’altro, nei momenti di crisi e di lontanaza bisogna consolidare e non mettere in dubbio.

 

 

No drama! I pensieri plasmano il nostro futuro e quindi attenzione a ciò che pensiamo, evitiamo di creare nella nostra mente tragiche ipotesi di sviliuppo della relazione, se non riusciamo a fare pensieri positivi, sforziamoci almeno di mantenerli neutri.

 

A volte può succedere che la mancanza di passione all’interno della coppia sia principalmente erotica.

In questi anni la diminuzione di desiderio sessuale è un problema sempre più presente, che colpisce maggiormente le donne.

Le donne di fronte a problemi relazionali o relazioni di coppia non soddisfacenti dal punto di vista affettivo, relazionale e di comprensione, tendono a spegnere progressivamente il desiderio e ad attuare veri e propri scioperi del sesso che hanno come effetto primario quello di generare chiusura e distanza.

Gli uomini dal canto loro faticano a capire questa reazione (e qui si potrebbe scrivere un libro sulle differenze di genere e su come viviamo in modo diametralmente opposto il sesso).

Il progressivo spegnimento del desiderio porta alle volte ad una scomparsa totale della voglia di avere relazioni sessuali. Come fare? Ricordiamoci per prima cosa che non possiamo sperare di passare da 0 a 100, dobbiamo darci obiettivi possibili, se la nostra relazione era arrivata a 0, dovremo lavorare a piccoli passi, passi da 5 o 10, costanti e continui, saranno i più duraturi.

Cominciamo recuperando l’aspetto tattile della relazione, tocchiamo di più il nostro partner, teniamoci per mano ogni volta in cui ce n’è occasione, facciamogli dei piccoli massaggi sulle spalle, accarezziamogli il viso; questi gesti all’inizio non ci verranno naturali, non importa, anche se fatti meccanicamente avranno il potere di riattivare la componente di intimità e di “conoscenza” dei corpi.

Proprio come quando ricominciamo ad andare in palestra, dovremo sapere che all’inizio sarà un lavoro di costanza e anche un po’ di sforzo, all’inizio i primi approcci non saranno spontanei, e ci potranno sembrare anche un po’ costruiti, non importa, facciamoli lo stesso, serviranno per creare nuove abitudini positive.

 

Quando invece la necessità di stare lontani viene urlata da dentro con forza, quando abbiamo bisogno di fare luce, di calmare le acque, di prendere distanza per capire, in quel momento una pausa è necessaria e può farci solo che bene.

Non facciamo questa scelta per ripicca, solo per mettere in difficoltà l’altro, non facciamolo per vendetta, non aiuterà nessuno dei due. Separarsi anche solo per un periodo e stare lontani può in alcuni casi aiutare a ritrovarsi/recuperare voglia di intimità e vita a due. Se alla base c’è affetto e amore allora la lontananza ci farà sentire la mancanza, anche fisica dell’altro, ci farà mettere attenzione ai momenti in cui l’altro manca, a quando abbiamo bisogno di lui/lei, a quando sentiamo la necessità di averlo vicino.

 

 

 

Elena Benvenuti

Leave a comment:

Top